Solcano i mari indisturbati fino a 30 cm dalla battigia: issate le bandiere rosse | Ministero dell’ambiente proibisce di tuffarsi in queste acque

Mare pericoloso (Foto di Ron Porter da Pixabay) - pianoinclinato.it
Pericolo per i bagnanti in questo mare: il Ministero ha addirittura allertato con le bandiere rosse. Puoi correre rischi anche sulla riva.
C’è un momento, ogni estate, in cui scatta la trasformazione: dalla scrivania alla sdraio, dal caffè al distributore al cocco sulla spiaggia. Quel momento è adesso.
Si prenotano voli, si stilano liste, si fanno promesse tipo “stavolta niente mail di lavoro” o “stavolta mi metto la protezione 50 anche il secondo giorno”. L’Italia intera si divide tra chi ha già l’infradito al piede e chi è ancora in ufficio, a sognare il mare come un miraggio.
E che mare! C’è chi punta sulla riviera romagnola, chi sulla Grecia, chi sul Mar Rosso. Acque calde, trasparenti, e quel pizzico di esotico che fa subito Instagram. Tutto perfetto, almeno in teoria.
Già, perché a volte anche dietro le spiagge da cartolina si può nascondere qualche pericolo. E in certi luoghi, le bandiere rosse non sventolano per il maltempo. C’è un posto dove è pericoloso anche bagnarsi a riva.
Mare: pericolo anche a riva
Il Ministero dell’Ambiente ha appena dato il via a una stretta senza precedenti sulla balneazione. Niente bagni all’alba o al tramonto, divieto di tuffarsi da soli, boe segnaletiche obbligatorie, torrette di salvataggio presidiate: l’intero sistema turistico marittimo è stato messo sotto controllo.
Motivo? Gli attacchi di squali. Sì, veri. Recenti, frequenti e – purtroppo – in alcuni casi fatali. Solo tra il 2021 e il 2024, ricorda money.it che riporta la notizia, si sono registrati sette attacchi. Il più recente, a fine 2024, ha causato la morte di un turista e il grave ferimento di un altro. Non è più un evento raro: è diventata una vera emergenza. Ormai fare il bagno in queste acque è diventato troppo pericoloso.
Il Ministero ha deciso di segnalare con la bandiera rossa
Siamo in Egitto, nella zona del Mar Rosso. Il Governo, vista la situazione, ha quindi imposto norme severe: niente bagni in acque superiori a 2 metri di profondità che verranno segnalate da boe, vietato indossare abiti luccicanti o entrare in acqua sanguinanti. E se pensate di dare da mangiare ai pesci, scordatevelo: gettare cibo in mare è ora espressamente vietato.
Le autorità locali lo dicono chiaramente: chi infrange le regole, si assume tutti i rischi. Nessun risarcimento, né collettivo né personale. Il mare è ancora bellissimo, ma va trattato con il rispetto e l’attenzione che richiede. Perché sotto quella superficie cristallina, non sempre tutto è trasparente.