Circolare INPS: da agosto 850€ sul conto se marchi questa casella | La nuova scorciatoia, te li danno subito

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Sono state implementate nuove regole INPS: da adesso è più facile richiedere il contributo fino a 850 euro. Ecco come fare.

Con il Messaggio n. 2193 pubblicato l’8 luglio 2025, l’INPS introduce una procedura semplificata per accedere alla Prestazione Universale per anziani non autosufficienti.

Il contributo, che può raggiungere 850 euro mensili, è rivolto a chi sostiene spese documentate per l’assistenza a domicilio di persone in condizioni di grave fragilità.

L’aggiornamento più rilevante riguarda il modulo per il “bisogno assistenziale gravissimo”. Da questo momento, infatti, questo documento è molto più facile da compilare.

È stata inoltre migliorata l’interfaccia per il caricamento online della documentazione. L’obiettivo dell’Istituto è accelerare l’iter e garantire l’erogazione delle somme già a partire da agosto, per chi presenta la domanda completa e corretta.

Come richiedere il bonus di 850 euro al mese per bisogno assistenziale gravissimo

La richiesta va effettuata tramite il portale INPS, autenticandosi con SPID, CIE o CNS. Chi non ha particolare dimestichezza con la tecnologia può rivolgersi ad un patronato per effettuare correttamente la procedura. All’interno della sezione “Decreto Anziani – Prestazione Universale” si accede al nuovo questionario, con domande strutturate in sequenza logica. Il punto chiave è la selezione del bisogno assistenziale gravissimo, che consente di ottenere l’importo massimo.

Il sistema guida l’utente attraverso una serie di domande mirate: a seconda delle risposte, si aprono nuove sezioni da compilare, come l’indicazione delle ore settimanali di assistenza domiciliare o la specifica dei servizi ricevuti. La procedura è pensata per essere più chiara anche per chi non ha familiarità con le pratiche digitali.

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Bonus per anziani bisognosi di assistenza: i documenti da allegare

Per ottenere il rimborso bisogna rispettare alcuni requisiti stabiliti per evitare abusi e spreco delle risorse stanziate, come riportato da TiConsiglio.com. Prima di tutto è fondamentale allegare alla richiesta un recap delle spese sostenute nella sezione “Richieste di variazione” della domanda. I documenti ammissibili includono contratti e buste paga di badanti, fatture per pasti a domicilio, servizi di igiene personale, teleassistenza o supporto psicologico. Insomma, deve essere inserito qualsiasi riferimento che faccia da testimonianza per il bisogno assistenziale gravissimo esposto nella domanda.

Ogni file deve riportare il codice fiscale del fornitore, la data, l’importo e una descrizione dettagliata del servizio. I documenti vanno inviati entro 30 giorni dall’accoglimento della domanda. Successivamente, la rendicontazione diventa trimestrale, con scadenze fisse. Le date relative alle scadenze sono: 10 luglio, 10 ottobre, 10 gennaio e 10 aprile. Il rispetto dei termini è essenziale per non perdere il diritto all’assegno mensile.