Nuova Indennità INPS: ti spettano 10 giorni di ferie in più | Pagano il 100% della retribuzione giornaliera, ma a una condizione

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Ottime novità dal Governo: è stata introdotta una nuova indennità INPS. Scopri di che cosa si tratta e se anche tu ne hai diritto.
Verifica se hai le carte in regola per poter beneficiare dell’iniziativa dello Stato italiano.
Molti contribuenti sono al settimo cielo, perché potranno restare a casa per 10 giorni senza andare al lavoro e ottenere la retribuzione completa.
Il prerequisito per poter diventare titolare della nuova indennità INPS è rappresentato da una condizione specifica.
Ecco in cosa consiste e come fare a inviare la domanda per ottenere 10 giorni di ferie in più pagati al cento per cento.
Nuova indennità INPS, il congedo che va dai 10 ai 22 giorni di ferie pagate
La novità che è arrivata dal Governo, attraverso l’Inps, consiste in un beneficio che fino a poco tempo fa era riconosciuto solo ed esclusivamente ai dipendenti privati, ma che ora è stato esteso a anche tutti i lavoratori dipendenti, e tra questi sono compresi i lavoratori domestici, per i quali non è previsto alcun requisito contributivo da soddisfare ai fini del riconoscimento del congedo di maternità o di paternità alternativo. Inoltre, potranno beneficiare della nuova indennità INPS anche i lavoratori agricoli con un contratto di lavoro a tempo determinato, non tenuti a soddisfare requisiti contributivi.
Scopri di che cosa si tratta nello specifico e verifica subito se hai tutte le carte in regola per poter diventare titolare del beneficio statale che permette di assentarsi dal lavoro per ben 10 giorni senza perdere lo stipendio. Non sono delle comuni ferie ma un congedo speciale.
A chi è riservato e come fare ad ottenere il cento per cento della retribuzione giornaliera
Come si legge tra le news pubblicate di recente sul sito web www.enfeanews.it, un po’ di tempo fa è stato introdotto un nuovo congedo di paternità. Grazie al decreto legislativo numero 105 del 2022 infatti, il congedo facoltativo del padre è stato abrogato in favore di quello obbligatorio. Dunque il beneficio Inps di cui parliamo è riservato ai padri che lavorano in Italia. Questo significa che il padre lavoratore può evitare di andare al lavoro per 10 giorni, frazionabili a giorni ma non a ore.
Il congedo vale a partire dai due mesi prima della data della presunta nascita ed entro i cinque mesi successivi al parto. Per parto plurimo si può ottenere un congedo di 20 giorni. Il permesso retribuito al cento per cento può essere fruito anche durante il congedo di maternità e anche dal padre affidatario o adottivo.