MALUS MORTEM – Tassati anche i lutti: 294€ a chi gli muore un parente | Approvata la nuova imposta defunti

tassa successione

La tassa sui lutti (Foto di Wälz da Pixabay) - pianoinclinato.it

Adesso anche il lutto viene tassato, quasi 300 euro a chi perde un parente. Sembra una crudeltà, eppure è già legge. 

Sembrava che almeno il dolore restasse immune dalle logiche fiscali. Ma non è così. Anche i momenti più delicati della vita possono diventare, all’improvviso, terreno fertile per nuove spese e obblighi da rispettare.

C’è chi lo scopre troppo tardi, magari nel mezzo di una situazione già complicata. Si tratta di una somma precisa, 294 euro. Non è una multa. Non è un abbonamento. È un balzello nascosto tra le pieghe di leggi che pochi conoscono davvero.

Alcuni lo hanno chiamato ironicamente “l’ultima tassa”. Altri, più semplicemente, non ne hanno mai sentito parlare finché non si sono ritrovati a dover pagare. Un’imposta che compare all’improvviso, dopo un lutto, e che nessuno ti spiega finché non è troppo tardi.

A quel punto, tutto è già deciso: paghi, o resti bloccato. Non si tratta di una scelta. Ma di una condizione per poter procedere con un’operazione molto comune, apparentemente semplice. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Malus mortem: arriva la tassa sui lutti

La tassa in questione non riguarda il funerale, né l’eredità in sé, per fortuna. Almeno questo ulteriore dolore ci viene risparmiato. Si attiva però quando si decide di vendere un immobile ricevuto in eredità, anche se la successione è stata aperta anni prima.

È in quel momento che il notaio è obbligato a trascrivere l’accettazione tacita dell’eredità, spiega money.it,  una formalità ipotecaria prevista per legge, ma poco conosciuta. E che comporta dei costi, ovviamente.

tassa lutto eredità
Firma e timbro (Foto di naor eliyahu da Pixabay) – pianoinclinato.it

L’ultima formalità

Questo passaggio, reso obbligatorio per tutelare chi acquista, comporta il pagamento di tre imposte, ovvero: 200 euro di imposta ipotecaria, 59 euro di imposta di bollo e 35 euro di tassa ipotecaria.  Totale: 294 euro, da versare anche se si è già proprietari di fatto. A questi si aggiungono gli oneri del notaio, che possono variare tra i 200 e i 700 euro, a seconda del professionista.

Questa trascrizione serve a evitare problemi legali in futuro: senza di essa, chi compra potrebbe essere attaccato da eventuali eredi veri che non hanno mai accettato formalmente l’eredità. Un rischio che le banche non accettano, ed è per questo che tutto deve risultare chiaro nei registri immobiliari. Quindi, anche un’eredità già acquisita può nascondere una tassa silenziosa, che si presenta solo quando meno te lo aspetti. E anche se nessuno la chiama così, per molti suona come una vera “imposta sui lutti”.