Nemmeno una tachipirina, il nuovo DL Sicurezza parla chiaro: al volante vietate le medicine | Ti ritirano la patente

tachipirina-prima-di-guidare (web) - pianoinclinato.it

tachipirina-prima-di-guidare (web) - pianoinclinato.it

Immagina di aver guidato per anni senza problemi, un giorno prendi una semplice medicina da banco e la tua vita cambia.

Potrebbe sembrare assurdo, eppure la legge in Italia è più severa di quanto si pensi riguardo farmaci e guida.

Non parliamo solo di sostanze stupefacenti, ma anche di farmaci comuni che possono influenzare la tua capacità di guidare.

Le conseguenze possono essere devastanti, arrivando al ritiro immediato della patente. Sei sicuro di conoscere tutti i rischi?

Preparati a scoprire una verità che potrebbe farti riconsiderare ogni viaggio in auto.

Puoi dire addio alla patente

Il Codice della Strada, in particolare l’Art. 129, disciplina in modo chiaro i casi di sospensione della patente di guida. Questo provvedimento, una sanzione amministrativa accessoria, viene applicato quando il titolare commette violazioni specifiche del Titolo V del Codice, relative alle norme di comportamento. Tuttavia, la sospensione della patente non è limitata solo alle infrazioni stradali classiche. Un aspetto cruciale, e spesso sottovalutato, riguarda la perdita temporanea dei requisiti fisici e psichici necessari per la guida, come stabilito dall’Art. 119. Se, durante un accertamento sanitario per la conferma di validità o la revisione della patente, emerge questa condizione, la patente viene sospesa a tempo indeterminato. Questo significa che il documento resta sospeso fino a quando l’interessato non produce una certificazione della Commissione medica locale che attesti il recupero dei requisiti psicofisici.

La norma è particolarmente rilevante per l’uso di farmaci. Anche una semplice tachipirina o altri farmaci da banco, seppur non stupefacenti, possono contenere principi attivi che influiscono sulle capacità di attenzione, prontezza di riflessi o che causano sonnolenza. Farmaci per il raffreddore, antistaminici, sedativi leggeri o persino alcuni tipi di antidepressivi o ansiolitici possono alterare la percezione e la reattività di un conducente.

Prendere farmaci
Prendere farmaci- Foto di Pavel Danilyuk da Pexels-PianoInclinato.it

Un passo indietro

Le normative hanno subito diversi aggiornamenti nel corso degli anni. Ad esempio, il D.L. 25 novembre 1995, n. 501 ha modificato l’Art. 16, comma 1 del D.P.R. 19 aprile 1994, n. 575, stabilendo che le modifiche ai commi 2 e 3 dell’Art. 129 decorressero dal 1 ottobre 1995. Questo decreto ha anche chiarito che i provvedimenti di sospensione e revoca della patente, conseguenti alla perdita dei requisiti fisici e psichici, potevano essere adottati dal prefetto anche dopo il 30 settembre 1995, se la certificazione sanitaria era stata rilasciata prima di quella data. Il D.L. 27 giugno 2003, n. 151, ha stabilito che le disposizioni del comma 4 dell’Art. 129 avrebbero avuto effetto dal 1 settembre 2003, confermando la definitività dell’atto. Più recentemente, il D.Lgs. 18 aprile 2011, n. 59 ha introdotto ulteriori disposizioni che sono diventate applicabili dal 19 gennaio 2013 per varie categorie di patenti.

Guidare sotto l’effetto di farmaci che alterano le capacità psicofisiche, anche se prescritti e legali, è un rischio che può portare al ritiro della patente e a gravi conseguenze legali e sulla sicurezza stradale. La prudenza è sempre d’obbligo.