DISASTRO COCA-COLA, ufficiale, dal 1° luglio la paghi il doppio: l’UE ha deciso, tassata la bevanda più consumata al mondo | Un suicidio commerciale

Coca cola (Foto di — Hood su Unsplash) - pianoinclinato.it
La Coca-Cola sarà tassata: la decisione è presa, da luglio la pagheremo il doppio. Solo i veri amanti della bevanda continueranno a consumarla?
Chi ama concedersi una bibita fresca con qualche cubetto di ghiaccio, da luglio potrebbe doverci pensare due volte. Sì, perché qualcosa sta per cambiare e rischia di toccare il portafoglio degli italiani più di quanto si immagini. Hai presente quella bella Coca-Cola che accompagna ogni panino al volo, ogni serata estiva con gli amici o che semplicemente ti ritrovi spesso nel carrello della spesa? Tra poco potrebbe non essere più un’abitudine così leggera.
Una decisione presa da tempo, tenuta nel cassetto per anni, adesso sta per essere tirata fuori e colpirà direttamente uno dei prodotti più amati e consumati al mondo. A preoccupare non è solo chi le beve, ma anche chi le produce, le distribuisce, le vende. Il settore è in allerta, e non è difficile capirne il motivo.
Nessun divieto, sia chiaro. Ma se fino a oggi una lattina costava poco più di un euro, tra qualche settimana potremmo pagarla quasi il doppio. Un rincaro che non nasce da un capriccio di mercato o da un aumento delle materie prime, ma da una scelta politica precisa, destinata a far discutere. E forse anche a cambiare le nostre abitudini quotidiane.
Le aziende coinvolte parlano già di rischio concreto per migliaia di posti di lavoro, di tagli agli investimenti, e di danni gravi al comparto alimentare italiano. E intanto, tra i banchi della politica, qualcuno esulta e qualcuno protesta. Ma cosa sta succedendo davvero?
Coca-Cola: da luglio sarà tassata
Il motivo ha un nome ben preciso: Sugar Tax. Introdotta nel 2019 dal secondo governo Conte, è una tassa sulle bevande zuccherate che finora era sempre stata rinviata. Ma stavolta, salvo un nuovo intervento in extremis, entrerà davvero in vigore dal 1° luglio 2025. L’obiettivo è ridurre il consumo eccessivo di zucchero. Il risultato? Un rincaro immediato su bibite come Coca-Cola, aranciate, tè freddi, energy drink e simili.
Nel concreto, la tassa prevede un sovrapprezzo di 10 centesimi al litro per le bevande pronte e 25 centesimi al chilo per i concentrati da diluire. Non una cifra simbolica: per molte aziende, vuol dire aumenti vicini al 30% sul prezzo finale. E per i consumatori, meno promozioni, più rincari a scaffale. Insomma, paghiamo sempre noi.
Meglio una bottiglia di acqua
Sul fronte politico, Forza Italia e Lega hanno chiesto a gran voce un nuovo rinvio, magari da abbinare alla Plastic Tax già posticipata al 2026. “Noi chiediamo l’abolizione totale e definitiva di questa odiosa tassa frutto del furore ideologico della sinistra” ha dichiarato Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia, come riporta affaritaliani.it
È bene precisare comunque che al momento la Sugar Tax non è ancora attiva e il Governo ha già annunciato un nuovo rinvio, che dovrebbe essere formalizzato a breve. Quindi quasi sicuramente dal 1° luglio 2025 non sarà previsto alcun aumento effettivo del prezzo delle bevande zuccherate. Tuttavia, la questione resta aperta e sarà cruciale seguire i prossimi sviluppi per capire se e quando la tassa entrerà davvero in vigore.