INPS – In pensione senza 1€ di contributi: chi è nato in questi anni può già stappare | Arriva il nuovo salvagente statale
Anziani felici, foto di Yaroslav Shuraev da Pexels-PianoInclinato.it
Previsto un sostegno mensile anche per chi non ha mai lavorato: ecco a chi spetta davvero dal 2027 la pensione INPS per chi non ha versato contributi.
L’idea che si possa ricevere una pensione senza aver mai versato contributi appare, a prima vista, in contrasto con il funzionamento del sistema previdenziale italiano.
Bisogna ricordare, però, che l’INPS non gestisce solo prestazioni legate al lavoro: esiste anche un ambito assistenziale riservato alle persone in difficoltà economica.
Si tratta dell’assegno sociale, che non è una vera e propria pensione, ma rappresenta comunque un importo erogato mensilmente, seguendo proprio il calendario delle pensioni.
Nel 2027 questa possibilità diventerà concreta per i nati nel 1960, che potranno accedere al beneficio al raggiungimento dei 67 anni. Una delle novità introdotte potrebbe essere quella relativa all’età minima: l’aumento della speranza di vita potrebbe far slittare l’accesso a 67 anni e 3 mesi.
Assegno sociale: chi può richiederlo e quali sono i requisiti richiesti per ottenerlo
L’assegno sociale è destinato a chi non ha contributi, ma si trova in condizioni economiche fragili. Per ottenerlo non servono anni di lavoro, ma bisogna rientrare nei limiti di reddito stabiliti dalla legge e aver compiuto l’età prevista. Nel 2027, per i nati nel 1960, si raggiungerà il requisito anagrafico previsto, ma solo chi dimostrerà di non superare una certa soglia di reddito potrà beneficiarne.
Ad esempio nel 2025 l’importo massimo è pari a 538,69 euro mensili, rivalutato sulla base dell’inflazione. L’assegno sociale, infatti, rappresenta un’integrazione al reddito: chi non ha alcun introito può riceverlo per intero, mentre chi ha entrate parziali potrebbe percepire solo una parte dell’importo. Se il richiedente vive con il coniuge, sarà necessario calcolare il reddito complessivo della coppia per valutare il diritto alla prestazione, come riportato da InvestireOggi.it.
Quali sono i fattori che incidono sull’importo della pensione minima sociale
L’assegno sociale, misura che viene riconfermata annualmente, resta uno strumento importante per garantire una rete minima di protezione a chi, per diversi motivi, è rimasto escluso dal mondo del lavoro. Va però ricordato che si tratta di un beneficio soggetto a continue rivalutazioni di cui bisogna tener conto. Sia l’importo che i requisiti di reddito, infatti, cambiano ogni anno.
Il possibile innalzamento dell’età pensionabile, provvedimento di cui si sta discutendo, potrebbe avere effetti anche sull’accesso a questa misura. Intanto, in attesa delle conferme ufficiali da parte dell’INPS o di eventuali interventi legislativi, i nati nel 1960 rappresentano la prossima fascia di popolazione a poter fare domanda per il cedolino, con buone probabilità di riceverlo.