Gatti, da ora sono ILLEGALI: se gli compri le crocchette dovrai risarcire mezzo condominio | Passa la nuova legge

gatti fuorilegge

Gatti (Foto di Lukáš Jančička da Pixabay) - pianoinclinato.it

Quando i gatti diventano un caso legale: perché nutrirli potrebbe costarti una diffida (o il fastidio dei vicini).

C’è chi li ama alla follia, chi li sopporta e chi li teme più di un temporale estivo. Ma una cosa è certa: i gatti sanno come farsi notare. E ultimamente, tra cortili, aiuole e garage, si parla più di loro che del meteo.

In alcune zone, la loro presenza sembra moltiplicarsi misteriosamente. Compaiono all’improvviso nei vialetti, si accovacciano sulle auto in sosta e – come se nulla fosse – prendono possesso dei muretti condominiali come fossero i veri padroni di casa.

Finché si tratta di due fusa e qualche miagolio, tutto ok. Ma quando iniziano i grattacapi – odori, ciotole ovunque e rumori notturni – ecco che il condominio si trasforma in un tribunale improvvisato. E i “gattari” finiscono sotto accusa.

La novità? Da quest’anno, chi si prende cura dei gatti dovrà fare attenzione: la legge c’è, è chiara, e ora cominciano anche i controlli. E può scapparci anche il risarcimento.

Gatti illegali: devi risarcire tutto il condominio

Il nodo della questione è semplice: stiamo parlando dei gatti “di tutti”, che formano gruppi stabili nei cortili, nei giardini condivisi o in altri spazi. Insomma, le colonie feline. Non hanno un padrone preciso, ma spesso ricevono attenzioni da chi li adotta “di fatto”. E qui nascono i problemi: tra chi ama gli animali e chi lamenta igiene e disagi, la convivenza può diventare esplosiva.

Già da più di trent’anni esiste un quadro normativo che protegge questi mici, ma l’onere concreto di regolare la convivenza è affidato a enti locali e servizi veterinari. Quando la situazione degenera – per esempio con escrementi, odori o disordine – le autorità locali hanno il potere di emanare misure, anche drastiche, per riportare ordine e chiedere che i mici vengano trasferiti altrove. E può anche arrivare una diffida all’umano troppo generoso con le crocchette.

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Gatti che mangiano crocchette (Foto di A. Ideler da Pixabay) – pianoinclinato.it

Vietato comprargli le crocchette

Non si tratta di una “caccia al gatto”, ma di rispetto reciproco: i mici hanno diritto a vivere liberi e curati, ma anche i condomini hanno diritto al decoro e alla quiete. Se gli odori diventano insostenibili o il cibo lasciato attira topi, potrebbe addirittura configurarsi un reato, quello legato al “getto di cose pericolose” (sì, esiste davvero), come confermato da una recente pronuncia della Corte di Cassazione e spiegato da brocardi.it, che ha trattato la questione.

Insomma, chi ama i gatti può (e deve) continuare a prendersene cura, ma con qualche regola: cibo solo in orari e punti precisi, pulizia costante, sterilizzazioni e controlli. E soprattutto: parlare col condominio, magari appendere un cartello per spiegare che quei mici non sono “abusivi” ma protetti dalla legge. Perché convivere si può, basta un po’ di buon senso e un sacco di pazienza felina.