Legambiente: tutti i premiati per il turismo sostenibile sulle Alpi | Cerimonia a Orta San Giulio con l’assegnazione delle Bandiere Nere e Verdi

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Legambiente premia per il turismo sostenibile sulle Alpi - pianoinclinato.it (Foto pexels)

Piemonte e Friuli-Venezia Giulia sono le regioni con il maggior numero di bandiere verdi: le premiazioni di Legambiente.

Nel corso del ‘IX summit nazionale delle Bandiere Verdi’ tenutosi a Orta San Giulio, in provincia di Novara, lo scorso sabato 3 maggio, Legambiente ha premiato le realtà che si sono distinte non solo per iniziative sostenibili, ma anche per l’intento di voler tornare a ripopolare alcune zone.

Coloro che sono stati insigniti delle bandiere verdi sono quelli che hanno posto l’attenzione su temi come turismo dolce, pratiche legate ad agricoltura, silvicoltura e pastorizia, progetti socioculturali, e ripopolazione di alcune zone con il rafforzamento delle comunità locali.

Tra le regioni che hanno ricevuto il maggior numero di riconoscimenti figurano Piemonte e Friuli Venezia Giulia – con quattro bandiere verdi – seguite da  Lombardia e Veneto con tre bandiere a testa, Trentino, Alto Adige, Valle d’Aosta e Liguria con un vessillo.

Sono otto, invece, le bandiere nere che hanno visto protagoniste, ma in negativo, otto regioni italiane e una d’oltralpe.

Legambiente, a chi sono andate le bandiere verdi

Delle 19 bandiere verdi di Legambiente, cinque sono andate ad iniziative incentrate sul turismo dolce. Sono stati premiati Rifugio Alpino Vallorch e associazione Lupi, Gufi e Civette (BL), Consorzio Turistico del Pinerolese (TO), Parco Naturale Regionale del Beigua, Associazione Oplon e Sottosezione CAI Valle di Scalve (BG).

Altre cinque bandiere verdi sono state destinate a pratiche legate all’agricoltura, alla silvicoltura e alla pastorizia. I premiati sono stati Azienda agricola Raetia Biodiversità Alpine di Patrizio Mazzucchelli (SO), Marzia Verona, pastora e scrittrice della provincia di Aosta, la Comunità di supporto all’agricoltura CRESCO della Val Varaita (CN), AsFo “La Serra” – Agire insieme per tutelare il territorio (TO) e A.S.U.C. (Amministrazione Separata beni di Uso Civico) di Sopramonte, di Baselga del Bondone e di Vigolo Baselga (Trento).

 

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A chi sono andate le bandiere nere

Altre nove bandiere verdi state assegnate a progetti socioculturali che si sono distinti per la capacità di “rafforzare il tessuto comunitario e di promuovere valori condivisi, soprattutto in ambito socio-ambientale”. Tra questi figurano: Cooperativa di Comunità VISO A VISO – Ostana (CN), Gruppo ambientalista NOSC CUNFIN, Val Gardena (BZ), Dominio Civico di Clavais, Ovaro (UD), Associazione Casa Alexander Langer (UD), Associazione culturale di ricerca “Progetto Lince Italia”, Tarvisio (UD), Promotori del programma Alpha skills – Morbegno (SO), Associazione EQuiStiamo APS e Comitato per la difesa del torrente Vanoi (BL e TN), Cooperativa sociale Cadore – Dolomiti (BL)​ e Comitato per la tutela e la valorizzazione dei laghi di Serraia, Piazze e relativi ecosistemi (Altopiano di Pinè, Trento).

Le bandiere nere, invece, sono state assegnate a tutti quegli interventi che sull’arco alpino hanno dimostrato un approccio poco sostenibile nei confronti della montagna. Il Friuli-Venezia Giulia è la regione con più bandiere nere, seguita da Piemonte, Valle d’Aosta, Trentino, Alto Adige e Veneto. Caso a parte quello dell’Austria, che si è vista assegnare il premio per “l’accanimento nell’ampliare le aree sciistiche del Tirolo sfruttando le ultime aree glaciali rimaste sulle Alpi orientali”.