Legambiente conferma: se vivi in queste 4 regioni scappa subito, sono una fogna cielo aperto | Ti prendi mille malattie in diverse parti del corpo

Purtroppo bisogna dirlo: secondo Legambiente ci sono 4 regioni in Italia che sono talmente inquinate da doversi vergognare.
L’inquinamento ambientale non è più un problema che riguarda il futuro ma è ormai realtà che letteralmente respiriamo ogni giorno.
Dalle polveri sottili nelle città ai rifiuti nei fiumi, dalla plastica nei mari ai pesticidi nei campi, viviamo in un mondo in cui l’equilibrio tra uomo e natura si sta spezzando. E la colpa è solo nostra.
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, dall’aumento di malattie respiratorie e allergie al famigerato e pericoloso cambiamento climatico. Ma il fatto che sia diventato parte della nostra quotidianità, non deve farci dimenticare quanto sia grave.
Il problema, però, non è solo ambientale: è anche sociale, culturale, e spesso, purtroppo, criminale.
Perché dietro tante situazioni di degrado ambientale non ci sono solo disattenzioni o cattive abitudini, ma vere e proprie scelte consapevoli. E a pagarne le conseguenze sono le persone comuni, quelle che ci vivono dentro. Come quelle che vivono nelle 4 regioni considerate le più inquinare da Legambiente.
Legambiente conferma: le 4 regioni più inquinate
Se da un lato inizia ad esserci maggiore attenzione verso la sostenibilità e il vivere in maniera green, dall’altro c’è chi ancora distrugge la natura per guadagnarci sopra. Sversamenti illegali, rifiuti tossici nascosti sotto la terra, impianti abusivi: reati veri e propri che continuano a fare danni spesso irreparabili. Non possiamo non citare la ormai tristemente nota Terra dei Fuochi, un’area in Campania in cui per anni sono stati sotterrati e smaltiti rifiuti tossici che hanno letteralmente avvelenato terra e acqua. E cittadini.
Ma il fenomeno è diffuso: come leggiamo su quifinanza.it secondo l’ultimo rapporto di Legambiente e Libera tra il 2015 e il 2024 sono stati registrati quasi 7.000 reati ambientali. Sono numeri enormi: più di 21.000 controlli, oltre 12.500 denunce, 556 arresti e sequestri per un valore superiore al miliardo di euro. Non sono solo cifre, ma storie di territori feriti da gente senza scrupoli che ha distrutto la natura. Soprattutto in alcune regioni.
L’Italia deve cambiare
Le regioni più colpite? Ci duole ammetterlo ma sono le solite note, purtroppo: Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, che da sole concentrano oltre il 40% degli illeciti. La Campania è al primo posto, seguita da Sardegna e Puglia. Quest’ultima, sebbene “solo” terza per numero di reati, è prima per arresti: ben 100. Ma anche il Nord non è immune. La Lombardia è quarta, e persino il Trentino-Alto Adige è nella top ten.
Parliamo di traffici organizzati, inquinamenti gravi, omissioni di bonifica, veri e propri disastri ambientali. Una macchina criminale efficiente che trova terreno fertile dove c’è meno controllo o, peggio, dove c’è complicità. E intanto i cittadini respirano, camminano e vivono in luoghi compromessi. E, soprattutto, muoiono.