VIETATO in Italia, entra nella lista un nuovo alimento tra i superproibiti dal Ministero, se lo compri rischi grosso | Spappola il cervello

Problemi neurologici, foto di Kaboompics da Pexels-PianoInclinato.it
Il Ministero della Salute ha diramato l’allarme vietando la produzione, la vendita e il consumo di alcuni alimenti molto pericolosi dagli effetti molto gravi.
In Italia l’elenco degli alimenti vietati non si basa solo su questioni igieniche o sanitarie, ma include anche valutazioni di tipo etico, ambientale e legale.
La normativa nazionale, coordinata con i regolamenti dell’Unione europea, impone una serie di restrizioni su prodotti ritenuti troppo pericolosi o incompatibili con i principi della sicurezza alimentare.
Si tratta di cibi che, in alcuni casi, fanno parte della tradizione culinaria regionale, ma che non soddisfano i requisiti minimi di controllo microbiologico, o che prevedono metodi di produzione dannosi per l’ambiente o gli animali.
I divieti sono validi su tutto il territorio nazionale e prevedono sanzioni elevate per chi trasgredisce, come riportato da Money.it.
Cibi vietati in Italia: cosa comporta il consumo di pesce palla
Tra le specialità bandite figurano prodotti come il sanguinaccio, il casu marzu, i datteri di mare e il foie gras. Ma è sul pesce palla che si concentra oggi l’attenzione delle autorità sanitarie, per via dei gravi rischi neurologici che il suo consumo comporta. Il pesce palla, noto anche come fugu nella tradizione giapponese, è tra gli alimenti più pericolosi al mondo. Il motivo è la presenza di tetradotossina, una neurotossina cento volte più potente del cianuro, capace di causare paralisi muscolare, arresto respiratorio e, nei casi peggiori, la morte. Ma c’è di più. Studi recenti hanno evidenziato come l’esposizione prolungata o l’assunzione di dosi subletali di tetradotossina possa danneggiare il sistema nervoso centrale, facilitando lo sviluppo di malattie neurodegenerative.
In particolare, alcune ricerche hanno messo in relazione questa sostanza con fenomeni di deterioramento neuronale simili a quelli riscontrati nel morbo di Parkinson. In Italia il consumo è vietato dal 1992. L’unica eccezione è concessa ai ristoranti autorizzati e con cuochi muniti di licenza giapponese per la lavorazione del fugu, come il caso isolato di un ristorante a Milano. Ma altrove, qualsiasi forma di commercio o preparazione è sanzionabile con multe tra i 2.500 e i 15.000 euro.
Sanguinaccio e datteri di mare al bando: vietati sulle tavole italiane
Nonostante il valore culturale di alcune pietanze tradizionali, la legge italiana vieta in modo esplicito la produzione e la vendita di cibi che non rispettano le normative igienico-sanitarie o ambientali. Il sanguinaccio con sangue di maiale è bandito per il rischio di trasmissione di patologie ematiche e batteriche, così come il casu marzu è considerato fuori legge per la presenza di larve vive e la totale assenza di controlli. I datteri di mare non possono essere pescati o serviti perché la loro raccolta distrugge interi tratti di costa.
Il foie gras è ancora in commercio, ma solo se importato: l’allevamento forzato, in Italia, è illegale. Le sanzioni variano in base alla gravità della violazione, ma possono superare i 50.000 euro nel caso di attività commerciali non autorizzate. Più gravi ancora sono le responsabilità se il consumo di tali alimenti causa danni alla salute. In quel caso, oltre alle sanzioni amministrative, può scattare anche l’accusa per lesioni o attentato alla salute pubblica.