“Addio Pianeta Terra”: gli scienziati hanno dato il loro responso | C’è la data ufficiale e possiamo rassegnarci alla morte

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Il Pianeta Terra (Foto di Colin Behrens da Pixabay) - pianoinclinato.it

Pronti a dire addio al nostro Pianeta Terra: gli scienziati ormai hanno stabilito una data ufficiale. Non possiamo fare altro che rassegnarci a scomparire. 

La scienza fa passi da gigante ogni giorno. Riusciamo a vedere galassie lontanissime, curare malattie un tempo incurabili, prevedere fenomeni meteo con precisione quasi infallibile. Eppure, paradossalmente, ci sono ancora misteri proprio sotto i nostri piedi. Letteralmente.

Il nostro Pianeta è una macchina straordinaria, viva, in continuo movimento. Sappiamo moltissimo su ciò che accade in superficie, ma quando si parla delle profondità della Terra, entriamo quasi in un mondo sconosciuto. Nessuno può scavare fino al centro del pianeta, ma ciò che accade lì potrebbe cambiare tutto.

Nel frattempo, la superficie ci lancia segnali chiari: il clima sta cambiando, le stagioni sembrano impazzite, i ghiacciai si sciolgono più in fretta.

Pensavamo che il problema fosse solo fuori, nell’atmosfera. Invece, qualcosa di anomalo si starebbe muovendo anche dentro la Terra. E gli scienziati avvisano: abbiamo i giorni contati.

Addio Pianeta Terra: c’è una data

Abbiamo accennato al centro della Terra non a caso. Sembra infatti che un gruppo di scienziati abbia studiato 168 coppie di terremoti quasi identici, avvenuti in luoghi e condizioni simili. Analizzando le onde sismiche, hanno scoperto piccole differenze che fanno pensare a un cambiamento profondo nel nucleo interno del pianeta.

Il nucleo è una sfera gigante di ferro e nichel, grande più o meno quanto Plutone. Finora si credeva che ruotasse leggermente più in fretta rispetto al resto della Terra. Ma oggi gli scienziati ipotizzano che abbia rallentato, e che possa addirittura cambiare forma, con rilievi e avvallamenti sulla sua superficie.

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La fine del nostro Pianeta (Foto di Thuan Vo da Pixabay) – pianoinclinato.it

Abbiamo i giorni contati

Il geofisico John Vidale ha spiegato che la parte più esterna del nucleo è vicina al punto di fusione, e quindi molto instabile. Se il movimento che ha avuto negli ultimi 15 anni continua, tra poco tornerà alla posizione che aveva nel 2000. Questo potrebbe aprire una nuova finestra su comportamenti del nostro pianeta ancora del tutto sconosciuti.

La ricerca, che come fa sapere hdblog.it, è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista Nature Geoscience, e tra le altre cose sottolinea: “Quello che stiamo osservando in questo studio per la prima volta è probabilmente il nucleo esterno che perturba quello interno”. E anche se non c’è ancora una data ufficiale da segnare sul calendario, il messaggio degli scienziati è chiaro: il cuore della Terra si sta muovendo in modo diverso, e questo potrebbe avere effetti sul campo magnetico, sulla rotazione terrestre o su chissà cos’altro. Intanto sembra che le giornate siano più lunghe. Per ora non resta che osservare, studiare e forse prepararci.