UFFICIALE – TESORO: Pagamenti vietati con carta, “tornate subito al contante” | Bancomat prosciugati in pochi minuti
Pagamento in contanti (foto di Kampus Production da pexels) - pianoinclinato.it
Contrordine: basta pagamenti con la carta, adesso dobbiamo usare il contante. Il Governo fa marcia indietro, e i cittadini si adeguano.
Da diverso tempo ormai si parla di un futuro senza contanti. Pagare con lo smartphone, usare solo carte e app: comodo, veloce, e soprattutto tracciabile.
Le scelte politiche degli ultimi anni hanno spinto con forza verso l’abbandono del contante. In nome della trasparenza e della lotta all’evasione. Certo non sono mancate critiche.
C’è chi sostiene si tratti di un favore alle banche che guadagnano di più da ogni transazione elettronica. E chi teme che, così facendo, diventiamo troppo dipendenti da un sistema fragile.
Il digitale infatti è veloce, ma non infallibile. Siamo diventati sempre più legati alla tecnologia, anche per le cose più semplici, come comprare il pane o fare la spesa. Ma cosa succede se quella tecnologia viene colpita, se va in tilt? Gli esperti lo dicono chiaramente: i rischi di blackout, guasti o attacchi informatici sono reali. Eppure, se ne parla poco.
Pagamenti vietati con carta: si torna al contante
E proprio mentre si continua a discutere dei limiti al contante, arrivano notizie che fanno riflettere. Alcuni Paesi, che più di tutti hanno spinto per la rivoluzione digitale nei pagamenti, stanno cambiando idea. E questo dovrebbe farci drizzare le antenne.
Dopo l’invasione russa dell’Ucraina e con il clima geopolitico sempre più teso, cresce la paura di possibili attacchi informatici su larga scala. Un attacco ben mirato potrebbe paralizzare il sistema bancario, impedendo anche le operazioni più semplici. Per questo, in alcuni Paesi si invita la popolazione a tenere del contante in casa, per ogni evenienza. E non è una cattiva idea.
Cosa sta cambiando
In Svezia e Norvegia le autorità stanno suggerendo ai cittadini di tornare a usare anche il contante. Non si tratta di nostalgia o diffidenza verso la tecnologia, ma di pura precauzione. Questi due Paesi, tra i più digitalizzati al mondo, stanno ammettendo che un sistema solo elettronico non è abbastanza sicuro, soprattutto in tempi incerti come questi.
È un cambio di rotta sorprendente che fa riflettere. Proprio dove si pensava che il contante fosse ormai un ricordo, ora lo si rivaluta come ancora di salvezza. In caso di emergenza, non è il bancomat che ti salva. È avere una banconota nel portafoglio. Forse prima di eliminare del tutto il contante bisognerebbe chiederci se siamo davvero pronti. Perché un sistema simile, per essere davvero sicuro, deve saper reggere anche quando la tecnologia si spegne.