SANITÀ, arrivano i rimborsi: se ti hanno fatto questo vaccino ti spettano 7.000€ ogni 2 mesi | Ne hai diritto finché campi

Vaccino Covid

Vaccino Covid, foto di cottonbro studio da Pexels-PianoInclinato.it

Viene riconosciuto per la prima volta il nesso tra un vaccino anti-Covid e una grave sindrome neurologica: aperta la strada agli indennizzi corposi. Ecco come richiederli.

Per la prima volta in Italia è stato riconosciuto ufficialmente il nesso causale tra un vaccino anti-Covid e una patologia neurologica rara rilevata in alcuni pazienti vaccinati.

La decisione è stata presa dalla Commissione medica ospedaliera di Padova, che ha esaminato il caso di un settantenne colpito dalla sindrome di Guillain-Barré dopo la somministrazione del vaccino Vaxzevria (AstraZeneca).

L’uomo, oggi su sedia a rotelle, ha ottenuto un indennizzo statale mensile di 6.400 euro, riconosciuto come un vero e proprio vitalizio che accompagnerà il paziente negli anni.

La patologia, che colpisce il sistema nervoso periferico, ha compromesso la sua autonomia, determinando una disabilità permanente. Il riconoscimento è avvenuto sulla base della legge 210/1992, che tutela chi ha riportato danni irreversibili da trattamenti sanitari obbligatori o raccomandati.

Vaccino AstraZeneca responsabile della sindrome di Guillain-Barré (GBS): quando e come è successo

Il vaccino AstraZeneca è stato al centro di numerose revisioni e restrizioni nel corso della campagna vaccinale. Sebbene nella maggior parte dei casi gli effetti collaterali siano stati lievi, in alcune circostanze sono emerse reazioni gravi, tra cui la sindrome di Guillain-Barré (GBS). Si tratta di una malattia autoimmune che può causare debolezza muscolare, paralisi e, nei casi più gravi, difficoltà respiratorie.

Secondo i dati europei, l’incidenza varia tra 1,2 e 1,9 casi ogni 100.000 abitanti, con un picco tra i 50 e i 75 anni. L’AIFA ha più volte sollecitato attenzione a eventuali sintomi neurologici nelle settimane successive alla vaccinazione. Nel caso esaminato a Padova, l’analisi clinica ha evidenziato un legame diretto con il vaccino. Si è stabilito così un precedente importante a livello nazionale, come riportato da EcoBlog.it.

Vaccino
Vaccino, foto di RF studio da Pexels-PianoInclinato.it

Come richiedere l’indennizzo per  danni permanenti dopo i vaccini

Da questo momento, quindi, chi ha riportato danni permanenti in seguito a vaccinazioni può accedere a un indennizzo pubblico oppure intraprendere un’azione legale per ottenere un risarcimento. La procedura per l’indennizzo, regolata dalla legge 210/1992, non prevede l’obbligo di dimostrare colpa medica, ma richiede la prova del danno e del legame con la vaccinazione. Bisogna presentare la richiesta presso la ASL competente, allegando esami, diagnosi e relazioni specialistiche.

Il risarcimento, invece, segue un percorso differente perché viene regolato dal Codice Civile. Questo, infatti, implica una causa contro il Ministero o la casa farmaceutica. Il caso padovano fungerà ora da riferimento per chi si trova in situazioni analoghe. Questo episodio stabilisce che di fronte ad un danno accertato vi debba essere assoluta e concreta tutela, proporzionata alla gravità della condizione.