Giornata lavorativa, Giorgetti futurista: part time di 4 ore pagato come full time | Nemmeno in Svezia lo hanno mai fatto

Lavoro e indennità di malattia- foto di Kampus Production da Pexels-PianoInclinato.it
Nel sistema lavorativo italiano la reperibilità assume un ruolo centrale: ecco i casi in cui 4 ore di disponibilità vengono considerate alla stregua di un’intera giornata.
In Italia esiste la possibilità di assentarsi dal lavoro per malattia e di vedersi comunque riconosciuto il normale stipendio relativo alla giornata lavorativa persa.
Questo diritto è, però, bilanciato dal dover rispettare alcuni obblighi stabiliti per legge che ridefiniscono i confini della libertà del dipendente.
Si prevede, infatti, che durante determinatori orari, si debba essere reperibili al proprio domicilio per eventuali controlli medici disposti dall’Inps.
Questi controlli sono meglio noti col nome di visite fiscali che possono essere attivate d’ufficio dall’Istituto o su richiesta del datore di lavoro, con lo scopo di verificare la reale incapacità lavorativa.
Reperibilità durante le visite fiscali: quali sono le fasce orarie da rispettare
Le regole di reperibilità cambiano da privato a pubblico e proprio su questa differenza è intervenuto il tribunale. A cambiare tutto è intervenuta la sentenza n. 16305/2023 del TAR del Lazio, seguita dal messaggio INPS 4640/2023. Secondo queste comunicazioni ufficiali non può esistere una differenza di trattamento basata sul tipo di contratto. L’INPS ha quindi stabilito che anche nel pubblico impiego, scuola compresa, le fasce orarie da rispettare sono le stesse: dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00, ogni giorno della settimana, festivi inclusi.
Per chi lavora in un istituto scolastico, questo significa che la malattia si trasforma in qualche modo in una sorta di “part-time obbligato”. Il lavoro nei giorni di malattia equivale a quattro ore in cui bisogna restare a casa. Sono previste gravi sanzioni nel caso in cui si registri l’assenza del dipendente.
In quali casi si può saltare un controllo durante i giorni di malattia
Sono previste, però, delle eccezioni. Il lavoratore in malattia può assentarsi da casa solo per ragioni mediche, documentabili e urgenti, come visite specialistiche o ritiro di farmaci, come riportato da Brocardi.it. In tutti gli altri casi, deve rimanere a disposizione del medico fiscale. In pratica, si tratta di un obbligo di presenza che, pur non prevedendo attività lavorativa, limita pesantemente la gestione della giornata. In compenso, però, si garantisce la retribuzione consueta anche nei giorni di malattia.
È su questo punto che la sentenza del TAR Lazio ha fatto leva, richiamando l’articolo 32 della Costituzione, secondo cui la salute è un diritto inviolabile dell’individuo. Secondo il giudice, trattare la malattia in modo diverso a seconda del contratto di lavoro rappresentava una ingiustificata disparità, in contrasto con i principi costituzionali. Ecco perché adesso le fasce orarie valgono per tutti.