ULTIM’ORA MINISTERO – Dopo il 110% arrivano le ruspe: se la tua casa non rispetta la normativa te la spianano | È questione di centimetri

Decreto Salva Casa- foto di IslandHopper X da Pexels- PianoInclinato.it
Non tutti sanno che l’agibilità della propria abitazione può dipendere da pochi millimetri: ecco cosa può compromettere la legittimità di una casa e come mettersi in regola.
Nell’aria c’è ancora l’eco del clamore suscitato dal Superbonus 110% e il ministero ha approvato nuove misure stringenti contenute nel recente Decreto Salva Casa.
Stavolta nel mirino ci sono le abitazioni che non rispettano i requisiti minimi per ottenere l’agibilità, soprattutto in merito all’altezza interna dei locali e alla superficie disponibile.
Attraverso queste nuove normative si intende fare ordine nel caos edilizio generato negli anni da ristrutturazioni, recuperi di seminterrati, mansarde trasformate in abitazioni e locali commerciali riadattati senza i giusti permessi.
Le conseguenze possono essere davvero importanti perché, in caso di violazione dei parametri, è prevista la demolizione forzata dell’immobile, anche quando la difformità riguarda solo pochi centimetri.
Decreto Salva Casa: i nuovi parametri da rispettare per l’agibilità dell’immobile
Il nuovo standard introdotto per legge stabilisce che un’abitazione, per essere dichiarata agibile, deve rispettare requisiti precisi. L’altezza minima interna dell’immobile ad uso abitativo deve essere di 2,70 metri, riducibile a 2,40 metri solo in presenza di controsoffitti. Inoltre, la metratura utile per persona deve essere di almeno 20 metri quadrati, che salgono a 28 mq per due occupanti. Il Decreto Salva Casa ha ridotto questi valori rispetto ai precedenti 28 e 38 mq.
Restano validi i parametri igienico-sanitari secondo i quali ogni ambiente deve garantire ricambio d’aria naturale, bagni a norma e impianti conformi. Il Ministero della Salute supervisiona la corretta applicazione delle norme, mentre le Regioni possono eventualmente stabilire regole più restrittive. L’attenzione si concentra soprattutto su monolocali e ambienti di recupero: anche questi devono rispettare l’altezza minima, la salubrità e l’illuminazione naturale per poter essere considerati abitabili.
SCA: come presentare questo importante documento per evitare la demolizione
Per dimostrare la conformità dell’immobile, è necessaria la Segnalazione Certificata di Agibilità (SCA), che deve essere redatta da un tecnico abilitato. Questo documento deve essere presentato al Comune, come riportato da Procura.Trento.it. Serve per attestare la sicurezza strutturale, l’idoneità igienico-sanitaria e il rispetto delle normative su impianti, ventilazione e metrature. Senza la SCA non solo non è possibile vendere o affittare l’immobile, ma si rischia anche la demolizione.
Il Governo ha adottato questo nuovo approccio drastico per risolvere definitivamente il grave problema delle abitazioni irregolari che da sempre pesa sull’Italia. Si va, quindi, incontro ad una politica di tolleranza zero alla quale dovranno adeguarsi tutti quelli che hanno ignorato le norme per anni. Molti cittadini potrebbero ritrovarsi presto a fare i conti con un’ordinanza di abbattimento.