ULTIM’ORA INPS – Te lo tolgono dal 1° luglio: addio all’assegno più amato dagli italiani | Per riaverlo devi superare il test

Lettera dall'INPS ( foto di Mikhail Nilov da pexels) - pianoinclinato.it
Un sussidio che ha aiutato migliaia di famiglie potrebbe presto svanire, scopri subito cosa sta succedendo.
Migliaia di italiani si trovano di fronte a un bivio inaspettato. Quella che sembrava una certezza, sta per subire un brusco stop.
L’INPS ha annunciato una svolta che cambierà le carte in tavola per molti.
Se non agisci ora, potresti dire addio a un aiuto fondamentale.
Scopri cosa devi fare per non perdere quello che per te è diventato un vero e proprio salvagente economico.
Lo stop di luglio
L’Assegno di Inclusione (ADI), la misura di sostegno economico subentrata al Reddito di Cittadinanza dal 1° gennaio 2024, si prepara a un momento di svolta. Destinato ai nuclei familiari in condizioni di fragilità economica con minori, over 60 o persone con disabilità, l’ADI non è solo un sussidio, ma anche uno strumento per l’attivazione di percorsi personalizzati di inclusione sociale e lavorativa. Il beneficio ha una durata iniziale di 18 mesi, ma per coloro che hanno iniziato a percepirlo a gennaio 2024, il primo ciclo di erogazione si concluderà a giugno 2025.
A partire dal 1° luglio 2025, scatterà una sospensione automatica di un mese. Questa pausa, prevista dall’art. 4 del Decreto attuativo del Ministero del Lavoro del 13 dicembre 2023, non è legata a requisiti di reddito, ma è un’interruzione obbligatoria. L’obiettivo è consentire ai beneficiari di presentare una nuova istanza, analogamente a quanto accadeva per il Reddito di Cittadinanza. Se la nuova domanda verrà inoltrata entro luglio, l’erogazione riprenderà già ad agosto; un ritardo comporterà uno slittamento delle ricariche.
Come rinnovare e non perdere il sussidio
Per accedere al secondo ciclo dell’ADI, è indispensabile presentare una nuova domanda, seguendo la stessa procedura utilizzata per la prima richiesta. Si può procedere tramite il portale online dell’INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS, oppure rivolgendosi a un CAF o Patronato. A meno che non ci siano stati cambiamenti nel nucleo familiare, non sarà necessaria la sottoscrizione di un nuovo Patto di Attivazione Digitale (PAD). In caso di modifiche al nucleo, sarà invece obbligatorio aggiornare l’iscrizione alla piattaforma SIISL e avviare un nuovo PAD.
Va ricordato che l’Assegno di Inclusione è subordinato a specifici obblighi, uno dei più importanti è la partecipazione al primo incontro con il servizio sociale comunale. Entro 120 giorni dalla presentazione della nuova domanda, la presenza a questo colloquio iniziale è obbligatoria. La mancata partecipazione, infatti, può portare alla decadenza dalla misura. Sebbene il Ministero abbia previsto promemoria via SMS per ricordare le scadenze, la responsabilità del rinnovo ricade interamente sul beneficiario. L’INPS, con il messaggio n. 684 del 14 febbraio 2024, ha chiarito che la mancata ricezione del messaggio non esonera dall’onere di provvedere autonomamente e per tempo alla nuova richiesta. Sei pronto a fare il test e assicurarti il tuo assegno?