Rinnovo CCNL: “abbiamo i soldi ma al momento vi attaccate”, saltato l’accordo, ti spettavano 173€ al mese in più | Dietrofront clamoroso Meloni

rinnovo contratti

Nessun rinnovo (Photo By: Kaboompics.com da pexels) - pianoinclinato.it

Accordo saltato, i lavoratori dovranno attendere. I soldi ci sono ma gli stipendi restano gli stessi, il contratto non si cambia.

C’era un accordo praticamente pronto. C’erano i fondi. C’era perfino la bozza con le cifre nero su bianco. Ma, all’ultimo, è saltato tutto.

E chi avrebbe dovuto ricevere un aumento in busta paga, si ritrova invece a guardare il calendario, sperando che il prossimo incontro porti qualche buona notizia.

La sensazione per migliaia di lavoratori, è la stessa: aspettare un treno che continua a passare oltre senza mai fermarsi. E intanto il tempo corre, i turni si moltiplicano, e il salario resta sempre lo stesso. Frustrante? Sì. Ma purtroppo non sorprendente.

“Abbiamo le risorse, ma l’intesa manca”: è il ritornello che rimbalza da settimane tra le stanze delle trattative. E la politica, che aveva annunciato grandi risultati, ora prende tempo. Le promesse si sgonfiano. Cosa sta succedendo?

Rinnovo CCNL: ci sono i soldi ma manca l’intesa

Eppure non si trattava di una richiesta straordinaria. Solo di un giusto riconoscimento, di una firma che avrebbe potuto cambiare le cose già da quest’anno. Ma è bastata una spaccatura tra i sindacati per mandare tutto all’aria. E adesso? E adesso chi lavora nel settore sanitario si ritrova ancora una volta con nulla in mano.

Il contratto in questione infatti  è il CCNL Sanità 2022-2024, ovvero il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per infermieri, OSS, tecnici sanitari e altri dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale. L’incontro tra ARAN (l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale) e i sindacati del 29 aprile avrebbe dovuto chiudere l’accordo. Ma così non è stato, come indica pmi.it.

contratto accordo
Firma del contratto (Foto di Tumisu da Pixabay) – pianoinclinato.it

Di cosa si tratta

Secondo l’ultima proposta l’aumento sarebbe stato di circa 172 euro netti al mese, per 13 mensilità: un +6,8% in busta paga. Una cifra che avrebbe fatto la differenza per oltre 580mila lavoratori del settore, molti dei quali con stipendi fermi da troppo tempo. C’erano già 1,784 miliardi stanziati, con risorse specifiche per infermieri, pronto soccorso e tutela del malato.

Il problema? I sindacati non trovano un’intesa tra loro. In particolare, le divergenze tra Fp Cgil, Uil Fpl e Nursing Up impediscono la firma definitiva. Senza quell’accordo, tutto resta bloccato: niente aumenti, niente arretrati, niente contratto. E il nuovo rinnovo per il triennio 2025-2027, già finanziato con altri 1,9 miliardi, rischia di slittare a sua volta. Se si firmasse entro maggio, il contratto potrebbe diventare operativo già da ottobre. Ma la sensazione è che anche stavolta si finirà col dire “tutto rinviato”. Prossimo appuntamento: 22 maggio. Con la speranza che non sia solo un altro giro a vuoto.