Addio superbonus, arriva il salvagente statale: non perdi un euro | Il nuovo decreto

L'aiuto dallo Stato (Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay) - pianoinclinato.it
Addio superbonus? Per non perdere nemmeno un euro, arriva il salvagente statale. Scopri come funziona il nuovo decreto.
Per anni abbiamo sentito parlare di bonus, incentivi, agevolazioni per la casa. Un ottimo sostegno soprattutto in tempi in cui ristrutturare, isolare, mettere in sicurezza o rendere più efficiente la propria abitazione sembra un’impresa impossibile senza aiuti esterni.
E lo Stato, in effetti, ha aiutato: con il Superbonus 110% prima, e tutti quelli a seguire, tanti italiani hanno potuto sognare (e realizzare) interventi altrimenti inaccessibili.
Ma come ormai sappiamo per ottenere un’agevolazione importante dobbiamo anche rispettare una serie di regole e tempistiche, e compilare documenti e moduli, . E come spesso accade quando si parla di burocrazia, basta un dettaglio mancante per far saltare tutto.
La cosa migliore sarebbe affidarsi a persone preparate, ma a volte si prova a raccapezzarsi da soli in mezzo a una giungla di moduli e permessi. Ecco quindi arrivare il salvagente statale che non ti fa perdere nemmeno un euro. Come funziona? Vediamo.
Addio super bonus: arriva il salvagente statale
Quando parliamo di bonus bisogna sapere cosa fare. Negli ultimi giorni l’Agenzia delle Entrate ha chiarito un punto importante riguardo alla possibile decadenza proprio del Superbonus in caso di errori nei documenti. Certo l’errore può costare caro, ma c’è sempre una via per rimediare.
Anche se si perde la maxi-detrazione quindi non tutto è perduto. È possibile continuare a usufruire almeno delle detrazioni ordinarie se si corregge l’errore attraverso il cosiddetto ravvedimento operoso. Un meccanismo che permette di sanare la violazione con sanzioni ridotte, in base alla tempestività dell’intervento.
Così non perdi nemmeno un euro
Per intenderci meglio riportiamo il caso segnalato da money.it, che riguarda un contribuente che ha realizzato lavori agevolati con il Superbonus su alcuni immobili di sua proprietà presentando regolarmente due documenti fondamentali nei lavori edilizi. Ma in uno di essi mancavano alcuni dati, una sezione cruciale che serve a dichiarare la regolarità urbanistica dell’immobile. Un’assenza che secondo l’Agenzia fa decadere il diritto al Superbonus. Ma a cui, come abbiamo detto, è possibile rimediare.
C’è un altro aspetto importante poi da considerare: la plusvalenza in caso di vendita. Se vendi un immobile ristrutturato con Superbonus prima di 10 anni, potresti pagare una tassa del 26% sulla plusvalenza, cioè il guadagno sulla vendita. Ma questa regola non si applica se stai beneficiando solo delle detrazioni ordinarie. In quel caso, valgono le norme più leggere: ad esempio, niente imposte se l’hai usato come abitazione principale per almeno 5 anni. Un vero salvagente da parte dello Stato.