Ancora conferme dai dati macroeconomici USA: oltre ai sussidi sulla disoccupazione stabilmente sotto 300mila ed il rimbalzo della produzione industriale di settembre, torna ad accelerare l’indicatore
omnicomprensivo dell’economia USA, sintesi mensile del PIL: il Chicago Fed National Activity Index (CFNAI).
Valori al di sopra di 0.20 indicano un’economia che cresce oltre il potenziale; sotto -70 indicano recessione, disinflazione. L’ultima lettura a 0.47 (0.25 media a 3 mesi) se confermata, è coerente con tassi di crescita del PIL reale nell’area del 4.0%. Questa accelerazione della crescita dovrebbe portare ad una maggiore inflazione nell’orizzonte di previsione. La pazienza della Federal Reserve, per adesso confermata dalle dichiarazioni di un suo esponente (Evans alla BIS), potrebbe esaurirsi prima di quanto atteso dai mercati finanziari (gennaio 2016).