Jamiroquai: funk, pop, acid jazz.

Then you have to be with somebody who understands your job. Understands there are gonna be dollybirds going, ‘Hi I’m Candy,’ and be prepared to ignore that. And also be prepared to be there when you get home. That’s a difficult job.

There’s nothing classic about what’s around now. I am a bit old-school. There are some things that are never out of fashion because they just look good. But if you want classic style these days you have to get it made.

Jay Kay

 

L’estate è quella cosa che non inizia il 21 giugno, ma quando gli pare. Ti entra dal finestro e ti ubriaca di erba bruciata dal sole, brezza notturna, ragazze vestite poco e vociare fino a tardi in una fusione unica di profumi, odori, sapori e sguardi. Jamiroquai con la sua fusione unica di funk, acid jazz e pop mi ha ubriacato di queste sensazioni dopo settimane di temporali, alluvioni, fango e frane. Fondata nel 1992 dall’epicureo cantante Jay Kay, collezionista di fuoriserie e di Ferrari in particolare. La band ha conquistato il pubblico con la sua musica contagiosa, come non ricordare la sua cover di “Let’s dance” di Bowie trasformata in “Lockdown” in epoca COVID, musica contagiosa appunto. Il frontman della band inizia il suo percorso esistenziale in modo tempestoso: lascia la scuola a 15 anni e tre mesi dopo abbandona la casa londinese della madre. Parte di questi anni li passa vagando per le strade e per sopravvivere si dedica al furto e ad adattarsi a fare svariati lavori e lavoretti, tra cui lo spacciatore di droghe leggere, ma dopo avere attraversato situazioni  pericolose decide di tornare a vivere dalla madre. Grazie alla sua vita da cane randagio, tuttavia, ha modo di lasciarsi influenzare dalla cultura di strada: hip hop, street art e breakdance. Non tutto vien per nuocere 🙂

La band apre le danze nel 1993 con l’album di debutto “Emergency on Planet Earth”, che ha subito catturato l’attenzione con il suo sound funky e le liriche impegnate che affrontavano temi sociali e ambientali. L’album sccodella successi come “When You Gonna Learn?” e “Too Young to Die”, che hanno mostrato il talento di Jay Kay nel mescolare melodie orecchiabili con testi non banali. La faccenda inizia a carburare ed i nostri eroi calcano non solo palchi di club UK, ma iniziano ad affacciarsi anche in festival e fuori dalla terra della famigerata Albione. Il cocktail sonoro in questi anni è imbevuto di un acid jazz molto piacevole con innesti di funky a rendere il tutto simpaticamente fruibile e soprattutto estivo ed ideale per qualche bevanda ghiacciata osservando graziose fanciulle ballare. Insomma niente di trascurabile.

Il successo mondiale arriva con il secondo album della band, “Travelling Without Moving” del 1996, i nostri iniziano a presentare le loro canzoni da Tokio agli USA passando per l’Europa e le radio di tutto il pianeta surriscaldano l’atmosfera con ritmiche ballabili e melodie e arrangiamenti che acchiappano. L’hit del disco è “Virtual Insanity”. La canzone vince il premio Grammy come “Miglior Performance Pop di un Duo o Gruppo” e consolida la reputazione di Jamiroquai come una forza da non sottovalutare nella scena musicale internazionale.

Ciò che rende Jamiroquai unico è la loro abilità nel frullare selvaggiamente generi musicali diversi per creare un suono originale. La band fonde elementi di funk, acid jazz, soul, disco e pop, creando un mix accattivante che fa dimenare il lato B delle masse. La voce riconoscibilissima di Jay Kay, accompagnata da ritmi sincopati, sezioni di fiati e da una tastiera virtuosa molto fusion dal sapore post Weather Report, crea un’esperienza musicale coinvolgente e fa ballare ragazze di tutte le età.  Jamiroquai è molto più di una semplice band funk. Il vostro cuoco sonoro qui presente Mr Pian Piano ama particolarmente i primi album dove questo rimescolamento di suoni era fresco e accattivante, ma anche nella svolta più dance ci sono chicce che si lasciano amare. L’estate così è arrivata ancora una volta, il finestrino abbassato, la macchina  scorre sulla strada e la musica riempie ogni pensiero e circola come sangue in tutto il corpo. CLICCATE QUI per un’antologica playlista di Jamiroquai e che il sole e le notti di tiepida brezza sotto alla luna siano con voi.

Desiderate qualcosa di diverso dalle ritmiche sincopate di Jamiroquai? Il jukebox di Mr Pian Piano con tutti i musicisti e le musiciste del nostro intrigante menù è come ogni domenica a vostra completa disposizione: classica, jazz, pop, rock e ambient sono lì ad aspettarvi. Non vi resta che calarvi in un nuovo viaggio e raggiungere a piedi il bar “Piano Inclinato” dove durante la settimana si parla d’economia, mentre al sabato ed alla domenica, letteratura, musica e scienza occupano il locale. Il padrone di casa Alieno Gentile sarà lieto di accogliervi. Se volete scoprire in dono altre monografie e playlist curate da Mr Pian Piano di decine e decine e decine (e decine) di superbi musicisti avete ben tre opzioni!

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Pubblicato da Mr Pian Piano

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