«Non è questo il momento di alimentare un clima di contrapposizione, ma di lavorare invece con maturità e lungimiranza come già a suo tempo fatto dalla Fondazione al momento della abolizione del tetto del 4% con l’obiettivo di contribuire alla ripresa del valore di borsa del titolo Mps»
Con queste parole Paolo Campinoti, presidente di Confindustria Siena, è intervenuto oggi sulle divergenze tra banca e Fondazione in merito all’aumento di capitale del Monte dei Paschi. «Esprimiamo soddisfazione per l’annuncio della delibera del piano Mps da parte del vice presidente della Commissione Europea, Almunia – prosegue Campinoti – e al tempo stesso preoccupazione per le divergenze che stanno emergendo fra Fondazione e Banca in merito all’aumento di capitale e particolarmente riguardo alla tempistica di attuazione». «Ritengo – prosegue la nota del presidente di Confindustria Siena – che la Fondazione e il cda della Banca debbano dialogare e confrontarsi sulla tempistica e le modalità di questa operazione cruciale per la Banca e per il nostro territorio». Confindustria Siena lancia anche un appello «a rivalutare tempi e modalità dell’aumento di capitale» per «recuperare un contesto di dialogo e confronto costruttivo fra Banca e Fondazione per conseguire obiettivi comuni e irrinunciabili quali la salvaguardia del patrimonio della Fondazione, oggi a forte rischio, e il compimento del piano di riposizionamento e rilancio della Banca».
Gli industriali si schierano a fianco della presidente Antonella Mansi, dunque. Ma fonti bene informate riferiscono a Piano Inclinato che la presa di posizione dei senesi è stata suggerita dai piani alti di viale dell’Astronomia. E che il numero uno di Confindustria, Giorgio Squinzi (amico di famiglia della Mansi, ex presidente di Confindustria Toscana, e secondo alcuni fra gli artefici della sua ascesa a Palazzo Sansedoni), sarebbe sceso in campo per fare da mediatore fra l’ente senese e l’amministratore delegato della banca, Fabrizio Viola (e non con il presidente Alessandro Profumo). Il quale, non a caso, alla conference call con gli analisti di giovedì ha sottolineato che è sua “personale speranza che la Fondazione risolva il problema del debito e resti azionista stabile della banca insieme ad altri investitori strategici”. La mediazione di Squinzi consiste nella difesa forte della Mansi e nel tentare due strade alternative: spostare l’aumento di capitale che Profumo vorrebbe varare a gennaio, rivalutandone dunque tempi e modalità, oppure studiare un modo per preservare il patrimonio e saldare i debiti con le banche creditrici nonostante l’aumento di capitale a gennaio. Missione quasi impossibile però, considerando l’attuale valore del titolo Mps in Borsa, destinato a scendere ulteriormente in caso di ricapitalizzazione.
Di certo uno scontro frontale all’assemblea del 27 dicembre, con il voto contrario della Fondazione all’aumento, non fa comodo a nessuno. Né alla Fondazione, né tantomeno all’istituto di Rocca Salimbeni.
(**) I tipi di LEGAMI CHIMICI: IONICO, COVALENTE e METALLICO (**)
? Che cos’è un legame chimico ?
? Perchè due atomi tendono a legarsi tra loro ?
? Come avviene questo processo ?
Un legame chimico si forma in generale, perché un sistema di atomi legati tra loro presenta un’energia minore rispetto ai singoli atomi.
Sono gli elettroni, e in particolare quelli degli strati più esterni, a rappresentare il primo contatto tra atomi, e sono proprio questi elettroni quelli impiegati nella formazione di un nuovo legame.
L’elettronegatività e la regola dell’ottetto ci spiegano che cosa c’è alla base dell’attrazione che porta alla formazione di questi nuovi legami tra molecole.
Di queste tipologie di legame vengono presentate(*) le indicazioni di classificazione e le loro caratteristiche funzionali.
Il tutto condito da una serie di esempi che ci aiutano a capire in quali molecole possiamo trovarLi e quali caratteristiche funzionali questi legami comportano per le stesse molecole.
-[ (*) Caviglia S. (Panorama), “Antonella Mansi, la chimica del potere” – Maggio 21, 2012
http://economia.panorama.it/Antonella-Mansi-la-chimica-del-potere
田— ▲▼△▽◆◇ [♅_♪♫♩♬_➊_➋_➌-‘๑’-(!!!_♆_!!!)-‘๑’-➀_➁_➂_♬♩♫♪_♅] ◇◆▽△▼▲ —田
(**) http://cmapspublic3.ihmc.us/rid=1GY1275M7-SGSWM6-GTW/Legami%20chimici.cmap ]-
✍✓ _s-U-r-f-E-r_ ✍✓
@surfer
“Un legame chimico si forma in generale, perché un sistema di atomi legati tra loro presenta un’energia minore rispetto ai singoli atomi.”
in realtà è di fatto una legge di natura, quella di minimizzare l’energia potenziale… in qualche modo, che non credo valga la pena discutere tra economisti, questo semplice concetto è alla base dell’equilibrio “cosmico”. E con cosmico, intendo di tutto (valga il principio antropico che preferisci)! Un grave cade per minimizzare la propria energia potenziale 🙂
é molto bello poi cercare di capire il senso di un concetto simile e metterlo “filosoficamente” in relazioni con cose come l’entropia e con il “normale” flusso del tempo…
Ti immagini che figata vivere in un mondo in cui lo stato di equilibrio ha un contenuto energetico maggiore? Vedremo i cocci ricomporsi in bicchieri e i morti tornare a vivere…
Per questo è meglio non parlare dell’equilibrio in certe sedi… 🙂