La costruzione del primo impianto di chip avanzato di TSMC negli USA slitta di 6 mesi e scivola a marzo 2023, mentre l’azienda di Taiwan lotta con Intel per trovare personale qualificato; intanto la stessa TSMC investe in Giappone (in Joint Venture con Sony): la competizione globale per localizzare la produzione di chip si intensifica.
La Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC) è il nodo centrale della supply chain dei semiconduttori: il 92% della produzione di semiconduttori all’avanguardia è a Taiwan, circa il 53% della produzione globale di chip.
E’ una pagina di geopolitica industriale.
USA e Cina lotteranno nei prossimi anni su Taiwan badando a 5 fattori chiave:
- Opinione pubblica (sostegno a governo/leadership);
- Livelli di tecnologia;
- Salute finanziaria delle aziende nazionali;
- Capacità produttiva di chip;
- Domanda di chip;
I livelli di tecnologia, l’output rispetto alla domanda e la salute delle aziende riguardano l’industria globale dei semiconduttori, mentre l’opinione pubblico concerne stabilità e altri fattori interni. Ogni “mossa” avrà un impatto diverso su queste voci.
Se vogliamo capire come la Cina potrebbe plasmare l’industria dei semiconduttori e la competizione tecnologica strategica a suo favore, e studiare come USA e Taiwan potrebbero contrastare tali tentativi, vanno identificate le aree di rischio nell’industria dei semiconduttori e capire quali compromessi e diversi approcci strategici si potrebbero adottare. Le tattiche “grigie”, e le azioni tipicamente caratterizzate dall’ambiguità strategica, rendono la Cina un concorrente complesso.
In che direzione devono muoversi USA e UE?
La competizione strategica con Pechino richiede un maggiore dialogo intersettoriale e multilaterale, la cooperazione tra le principali tecno-democrazie del mondo.
Tutela della proprietà intellettuale, formazione e mantenimento di talenti, una R&S adeguatamente finanziata.
L’Occidente parte da un vantaggio competitivo nell’industria globale dei semiconduttori, ma la vita moderna dipende dalla resilienza della supply chain dei chip: dai trasporti alle comunicazioni, alle attrezzature mediche salvavita, niente funziona senza.
Un attacco informatico invalidante per Taiwan -ad esempio- avrebbe impatti devastanti sulla nostra vita quotidiana, ben oltre l’inconveniente dei porti pieni di container. Rilocalizzare TSMC in Arizona e Giappone è una mossa proattiva nella lotta per la leadership tecnologica.
Se queste cose ti appassionano o incuriosiscono, ma tecnicamente ne capisci poco, abbiamo proposto quasi un anno fa, qui su Piano Inclinato, un approfondimento a supporto di una delle puntate più dense di Economia Per Tutti:
“È nel momento più freddo dell’anno che il pino e il cipresso, ultimi a perdere le foglie, rivelano la loro tenacia.”
(Confucio)

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